Per coloro che non ne fossero a conoscenza, il 27 Novembre è stata annunciata una produzione Live Action inspirata a Cowboy Bebop.
La notizia ha preso in parecchi alla sprovvista (me compreso), ma in generale ha causato delle reazioni molto positive da parte del pubblico, che ha manifestato il proprio consenso e la propria curosità nel vedere il modo in cui un anime così importante verrà trattato dal colosso statunitense.
Due parole su Cowboy Bebop
Questo è un campo difficile da sondare. Stiamo parlando di un Cult indiscusso dell’animazione giapponese. Un’opera che ha riassunto in se stessa tantissime culture, tanti generi e stili diversi in modo perfetto, risultando essere, a mio avviso, il capolavoro più grande mai concepito nella storia degli anime. Diretto dall’immenso Shinichiro Watanabe (Space Dandy, Zankyou no Terror), Cowboy Bebop rappresenta la stella più brillante nell’universo anime, che ha inspirato tantissime opere degli anni duemila.
Nato direttamente come serie animata nel 1998, Cowboy Bebop non ebbe subito il sucesso che ci si aspettava, sia in Giappone quanto nel resto del mondo. Eppure, il capolavoro mai nasce come tale, ma è solo identificabile con il passare del tempo. Tempo che infatti è passato, rivelando quanto profondo sia Cowboy Bebop e quanto grande sia il suo contributo all’industria d’animazione giapponese. Evidenziando come un fenomeno di tale magnitudine non sarà mai ripetibile nella storia, perché di Cowboy Bebop ne esiste soltanto uno, e mai null’altro potrà imitarlo.
Tutti contenti per l’annuncio… poi però il disastro.
Pochi giorni dopo il felice annuncio, inizia a spargersi la voce secondo cui il co-protagonista della serie, Jet Black, diverrà di origini afroamericane. Alla notizia, come gia successo in passato con l’adattamento Live-Action di Death Note, sempre a cura Netflix, i commenti negativi non sono mancati. Insomma, la notizia è stata accolta negativamente dagli spettatori, e Netflix sembra non aver imparato dagli errori passati.
Sicuramente modificare in questo modo un personaggio non è una scelta molto intelligente, ancor meno quando la motivazione su cui si basa tale scelta è di carattere politico.
Ma allontanandoci per un momento dal discorso politico, che riprenderemo a breve, questa è una decisione irrispettosa non solo verso i fan, che hanno il diritto di poter vedere lo stesso Jet Black della serie TV, ma è irrispettosa soprattutto verso il personaggio stesso e verso colui che l’ha creato. Trovo divertente come si cambi completamente un personaggio nel suo contesto culturale, come si modifichino le sue origini, pretendendo allo stesso tempo che egli rimanga se stesso. Una persona nata in Africa o in Russia o in un luogo diverso dal Giappone, è soggetta alla cultura e alle tradizioni di quel paese. Per questo motivo, questa persona non sarà mai lo stesso personaggio di quello che sarebbe stato se fosse nato in Giappone. Pretendere che lo sia significa manifestare una grande mancanza di rispetto – perché stupidità non è, il produttore non prende questa decisione ignorando ciò che comporta, ma anzi lo fa consapevolmente – nei confronti dell’opera e del personaggio stesso. Ma tornando al discorso politico..
Varie volte in questo Blog ho fatto riferimento all’animazione come ARTE, e mi sento quindi in dovere di ricordare una cosa molto importante: l’arte non deve essere un mezzo attraverso il quale mandare un messaggio politico, in quanto in questo caso smetterebbe d’esser tale. Ciò è dovuto al fatto che la caratteristica più importante di un’opera è la sua disponibilità a diverse interpretazioni. Quando invece siamo di fronte ad un messaggio ben specifico, e mirato a compiere un certo obbiettivo, allora non c’è più spazio per l’interpretazione.
Non è il quadro ad avere un significato ma è colui che lo guarda che glie ne attribuisce uno. Certo, esiste comunque una linea guida fornita dall’autore dell’opera: ad esempio la visione dell’oceano può rappresentare tranquillità o senso di smarrimento agli occhi dello spettatore.
Personalmente posso comprendere che a volte certe scelte vadano fatte per una ragione o per l’altra, e che molte volte non è possibile comprenderne le motivazioni, ma solo speculare sulle diverse possibilità. Ritengo, tuttavia, necessario evidenziare come gli insulti e la rabbia siano le peggiori armi da usare in segno di protesta, in quanto il loro utilizzo produce soltanto un aumento della popolarità del prodotto, aumentandone gli incassi e con essi la possibilità di far accadere eventi simili in futuro. Se non ci credete, pensate che probabilmente se la Live-Action di Death Note non avesse avuto successo, forse quest’articolo non sarebbe stato necessario. Dobbiamo educarci a protestare nella maniera giusta: non guardando la Live-Action, non dandole popolarità.
Tra voi lettori, i piu attenti adesso faranno notare come io mi stia contraddicendo, dedicando un intero articolo alla serie, aumentandone (seppur di poco) la popolarità. A costoro mi piacerebbe far notare come quest’articolo non sia nato a causa della decisione presa da Netflix di modificare il personaggio di Jet Black, ma piuttosto dalla reazione che si è scatenata nel pubblico a seguito dell’annuncio. L’obiettivo di quest’articolo non è indignarsi per la decisione – sulla quale noi non abbiamo alcun potere – presa da Netflix, ma quello di fornire uno spunto interessante prendendo inspirazione da quest’avvenimento, e quello di invocare calma e decenza a quelle persone che, prese dalla rabbia, si lasciano andare a commenti molto discutibili.
SEE YOU SPACE COWBOY