Glossario

Ho deciso di stendere questo glossario con il fine di facilitare la ricerca e la comprensione dei termini tecnici che incontrerete durante la lettura dei miei articoli. Tenete a mente che questa pagina sarà in continuo aggiornamento e che al suo interno troverete soltanto i termini che è possibile incontrare qui sul sito. Nel caso le spiegazioni fossero poco chiare semplicemente segnalatemelo sui social o via mail e sarò più che lieto di effettuare le dovute correzioni.

L’ordine nel quale incontrerete i vari termini è casuale, quindi consiglio di filtrare la ricerca con F3.

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Key animation (原画, genga): In Italiano animazione chiave. È il ruolo nel quale gli artisti creano il movimento figurandolo soltanto nei suoi punti fondamentali (iniziale, intermedio e finale). I key animator disegnano i key frames (o fotogrammi chiave).
2nd key animation (第二原画/第2原画, Daini Genga): È una fase “extra” del processo di produzione che entra in gioco quando i genga non sono sufficientemente pronti. Si incaricano di “rifinire” i genga.
In-between (動画, douga): In Italiano “intercalazione”. È il ruolo nel quale gli intercalatori aggiungono al movimento creato in key animation dei disegni nel mezzo. Completano l’animazione.

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Storyboard (絵コンテekonte): Sono lo scheletro dell’animazione — una serie di disegni molto semplici atti a descrivere al resto dello staff cosa succede in una scena in termini generali e in che modo dovrebbero approcciarsi ad essa. Include un numero variabile di colonne all’interno delle quali è possibile trovare delle indicazioni per il resto dello staff, l’enumerazione dei cut, la durata di ogni singolo cut e il riquadro per i dialoghi. È una delle prime fasi di produzione e su di essa si basano quelle successive come la composizione dei layout e l’animazione vera e propria. Gli artisti che lavorano agli storyboard sono chiamati storyboard artist.

Glossario degli storyboard.

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Esempio di storyboard (絵コンテ)

Layout (レイアウト): Vengono generalmente disegnati dall’animatore a cui il regista della serie affida una determinata parte degli storyboard. Sono una versione più dettagliata degli storyboard che include gli sfondi e la key animation. Espandono l’idea di fondo degli storyboard e la presentano in maniera più dettagliata.

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Esempio di layout (レイアウト)

Compositing/Fotografia (撮影 satsuei): Il dipartimento di compositing è quello che si incarica di mergere in un’unica immagine tutte le parti che compongono un cartone animato (animazioni, sfondi). Si incaricano inoltre di aggiungere effetti, filtri fotografici e luci.
Series composition (シリーズ構成, Series Kousei): È quella parte della produzione nella quale entra in gioco la figura che si incarica di scrivere la sceneggiatura (script) della serie. Insieme al regista si mette al lavoro al concept della storia, ai suoi eventi più importanti e all’ordine con il quale essi avvengono.
Outsorcing: È un processo di esternalizzazione che consiste nel contrattare uno studio terzo affinché questo porti a termine un certo lavoro. Gli studi possono sia mandare in outsorcing una certa parte del processo produttivo (key animation, inbetween, background) oppure un intero episodio. È un processo che viene implementato per risparmiare denaro, per mancanza di tempo, o per entrambe le cose.

Art Director (美術監督, bijutsu kantoku): È il personale incaricato di supervisionare gli sfondi di un cartone animato.
Color Designer (色彩設定/色彩設計, Shikisai Settei/Shikisai Sekkei): È quella parte del personale (o un singolo individuo) che si incarica della colorazione all’interno di una serie.
Series director (監督, kantoku): È il regista della serie, il supervisore finale. È quella figura che stabilisce la visione generale che vuole dare al cartone e si incarica di far si che questa venga alla luce nella maniera che desidera supervisionando e correggendo tutte le fasi di produzione. Non è una figura determinante soltanto sul piano creativo ma anche su quello gestionale. Esistono figure più prestigiose del kantoku come ad esempio il Chief Director ma non sono troppo comuni e sono meno determinanti sul piano creativo.
Animation director (作画監督, sakuga kantoku): Meglio definito come key animation supervisor. È un supervisore che si incarica di controllare e garantire la qualità delle animazioni. Corregge ad esempio le espressioni facciali affinché rispettino il character design e/o per enfatizzare meglio l’espressività. Ogni animazione chiave (key frame) dev’essere sempre approvata da questi supervisori. Possono essercene più di uno.
Alle volte entrano in gioco anche i Chief animation director. Sono semplicemente un ulteriore check per garantire la qualità e coerenza delle animazioni.
Episode director (演出, enshutsu): È il regista dell’episodio. Si incarica di supervisionare tutti i dipartimenti che stanno lavorando all’episodio che deve gestire e lascia anche la sua impronta stilistica senza però contraddire quella del regista principale.
Character Designer: È la figura che si incarica di creare i personaggi. Spesso finisce anche con il ricoprire il ruolo di Chief animation director dato che avendo creato i personaggi riesce a correggere al meglio.
Production assistant (制作進行, Seisaku Shinkou): Come ci insegna Shirobako, sono quelle figure incaricate di far rispettare i tempi a tutti gli artisti che stanno lavorando ad un episodio/sigla d’apertura o di chiusura. Alle volte possono arrivare a gestire anche più episodi insieme.

Character acting: il character acting è quel tipo di animazione che si incarica di descrivere in modo espressivo le emozioni dei personaggi attraverso il movimento. Include espressioni facciali ma anche azioni come gesticolare o ad esempio esultare o correre. Sempre che siano rappresentate in modo espressivo però.
Timing: Il timing è uno dei principi fondamentali dell’animazione, e semplicemente si riferisce al numero di disegni impiegati da un’animatore per creare un determinato movimento. Questa è una variabile molto importante, capace da sola di cambiare drasticamente la percezione che lo spettatore può avere di un’azione.
Smear: È una tecnica d’animazione il cui obbiettivo è quello di creare l’illusione del movimento in un singolo frame. Può anche essere utilizzata per dare più dinamicità ad una certa scena o per manifestare le emozioni di un certo personaggio.

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Un esempio di smear

Frame: In italiano “fotogramma”. È la singola immagine che visualizziamo quando mettiamo in pausa un anime. Unita alle altre e riprodotta con una determinata frequenza crea la sensazione di movimento.
Cut: Il cut è ciò che troviamo nel mezzo tra un taglio di montaggio e l’altro. Semplicemente ogni volta che la telecamera cambia posizione grazie ad un taglio ecco che nasce un nuovo cut.
Layer: In italiano “livello”. È un termine che indica uno strato, o appunto livello, sul quale è presenta una singola parte di quello che poi nell’insieme sarà un frame completo (personaggio X o Y, sfondo, oggetti etc…).

Comitato di Produzione: È un organo costituito da varie aziende che si forma quando si decide di portare alla luce un adattamento animato. Il motivo per cui esiste è che creare un cartone richiede un investimento molto alto, e per questo le compagnie che lo compongono si dividono i costi.

Pitch: Nella cinematografia, il termine pitch fa riferimento ad una presentazione verbale o anche visiva di un’idea per la realizzazione di un film e una serie TV. Ciononostante, il termine non si riferisce soltanto all’idea in sé, ma anche al vero e proprio incontro tra la compagnia e il suo potenziale pubblico di riferimento, che avviene con la speranza da parte della prima di attrarre finanziamenti per la stesura della sceneggiatura.
Rodovetro: dall’inglese cel, è un particolare foglio trasparente in acetato di cellulosa sul quale il disegno dell’animatore viene stampato sopra e poi dipinto, questo procedimento si svolge per ogni singolo frame che comporrà la sequenza animata di un cartone animato. Definizione presa da Wikipedia.
Rotoscopio: In inglese rotoscope, è una tecnica d’animazione che consiste nel ricalcare frame per frame un filmato reale con lo scopo di creare dei movimenti particolarmente realistici.